Apron e consigli pratici per il balteus

In questo secondo articolo sulla cintura del legionario romano, conosciuta come balteus, si tratterà dell'apron, termine inglese usato dai reenactors per descrivere quella sorta di grembiulino corto borchiato che ricopriva la zona pudica. L'articolo originale è stato scritto da Matthew Amt, ed è reperibile qui.

 L'apron in dettaglio^

L'apron, considerato a torto come un borsellino o una protezione dell'inguine, era un oggetto decorativo derivato dal taglio delle estremità della cintura. Può avere tra le 4 e le 8 strisce di cuoio di 1,9-2,54 cm di larghezza per 25,4-30,5 cm di lunghezza. Il cuoio può essere più sottile di quello usato per la cintura, tra i 2 e i 2,6 mm di spessore, ma se fosse più spesso potrebbe non pendere in modo corretto. Le cinture ampie hanno propriamente 4 di queste strische più larghe, di circa 2,54 cm di ampiezza ognuna, mentre sono più numerose le strisce che vengono viste di solito sulle cinture più sottili. Ogni estremità della striscia ciondolante, può avere fino a 16 borchie sagomate a disco. In genere questi stampi di ottone (occasionalmente intarsiati), avevano un richiamo sul retro che serviva da rivetto. Si possono saldare i rivetti sul retro dei dischi, come veniva fatto in genere con alcune borchie Romane a cupola. Le borchie possono anche essere tagliate da fogli di ottone e assicurate con un rivetto nella parte centrale. Queste possono essere piazzate per formare una riga orizzontale, o distribuite (sebbene tutte le parti terminali devono cadere alla stessa altezza) per avere un interasse di 5,08 cm l'una dall'altra.

L'apron comunemente si appende nella parte superiore della cintura, da rivettare o cucire come mostrato più sotto, ma lo si può appendere dal bordo inferiore, specialmente nelle cinture sottili. In tal caso la cima di ogni striscia potrebbe avere una piccola placca, una specie di miniatura della placca della cintura stessa. Alcuni grembiulini corti sono mostrati con una placca rettangolare tra la cintura e l'apron, spesso appaiono piani con solo un bordo, ma non sono mai stati ritrovati.

Come si fissa l'apron al balteus
Matthew Amt fecit

L'apron può essere lungo anche 30,5 cm o più, ma deve sempre finire sopra l'orlo della tunica. Una cintura può senza dubbio essere realizzata senza questo grembiule corto (infatti le cinture dei centurioni apparentemente non li avevano), ed è abbastanza agevole aggiungere un lungo apron dopo aver completato la cintura.

Ongi striscia dell'apron finisce con una specie di ciondolo, in genere dotato di una forma a lacrima (si veda più avanti a sinistra) o una sagoma crescente più larga. La parte terminale non appariva mai attaccata direttamente al cuoio, ma sempre a una cinghia metallica finale di qualche tipo. Una semplice strisca di ottone e spessore 0,4 mm per una lunghezza di 10 cm può essere avvolta attorno alla parte finale del cuoio e una scanalatura si può realizzare vicino alla parte terminale di questa linguetta. Due rivetti assicurano questa cinghia e possono venire decorati, specialmente lungo le estremità, con linee incise, sporgenze o facendo delle tacche limate sui bordi. Le parti terminali sono o stampate o semplicemente tagliate da fogli di ottone e possono essere decorate con un lavoro di foratura. Per i terminali si possono usare placche in osso, avorio, o argento, ma l'ottone era il materiale più usato. Le piccole placche retttangolari intarsiate viste in Bishop e Coulston vengono generalmente usate sulla parte superiore delle striscie nelle cinture sottili, ma potrebbero essere le cinghie terminali dove la parte terminale ciondola.

Nell'immagine vengono mostrati i due lati di una cinghia di apron con l'estremità in ottone stagnato e il ciondolo terminale con una sagoma crescente, basato su ritrovamenti originali da Tekije ed Ercolano e realizzati da Matthew Amt. Le borchie sono una fusione di ottone, anche di latta. L'estremità della piccola linguetta attraverso la quale la parte terminale ciondola sulla cinghia potrebbe essere rivettata attraverso quest'ultima (gli stemmi di ottone sono di buone dimensioni) per una maggiore sicurezza.

Tutti gli accessori dell'apron possono essere stagnati o argentati per abbinarsi alla cintura. La pelle può essere tinta come la cintura. Ci può essere una cinghia di rinforzo di filo di lino sotto ogni lato di una striscia, o una linea decorativa lavorata.

Riproduzione di una placca e fibbia
Matthew Amt fecit
Particolare di alamaro per fissare il pugio
Matthew Amt fecit
Esempio della parte terminale di un apron con ciondolo semplice
Matthew Amt fecit
 Copia fusa di una placca da Hod Hill e fibbia da Velsen.  Un alamaro per il pugio ricavato da una fusione di ottone. Cinghia terminale di un apron realizzata sda un foglio di ottone e dotata di un semplice ciondolo. 

 Come si indossa il balteus^

La fibbia va sul lato destro per fare in modo che la lingua della cintura vada dietro passando per l'anca destra. Il grembiule corto può essere posto proprio accanto alla parte più sottile, e se si attacca sopra la cintura si possono così nascondere le placche mal riuscite sotto di esso! Poi seguiranno 2 o 3 placche e successivamente lo spazio vuoto tra i due occhielli per il pugio. Si dispongano tutti i pezzi su un tavolo e una volta che si è ottenuta la disposizione ottimale, si numerano le placche e si segnano i loro buchi sulla pelle della cintura. Se si è realizzata una lingua della cintura troppo lunga, è possibile prestarla agli amici più grandi e grossi quando necessario. Vi è soltanto un bassorilievo che mostra una lunga lingua che pende accanto al grembiule (con la fibbia sull'estremità sinistra).

Particolare delle due cerniere del balteus Particolare della fibbia
Riproduzione di una fibbia da Ercolano, con una piccola placca a cerniera realizzata da un foglio di ottone piegato attorno ad una lima e dentellato per accoppiarlo alla cerniera della fibbia di. Una placca della cintura sarà rivettata sopra a questa, in modo da rendere visibili solo le cerniere. Riproduzione di Matthew Amt di una fibbia d'osso trovata a Colchester. Poco meno di 5,08 cm di altezza per 4,13 cm di lunghezza complessiva (dalla nocche a destra ai supporti per incernierarla a sinistra).
Fibbia, alamaro e placche realizzate da Jeff Crean Jeff Crean fecit

Fibbia, alamaro e piastre realizzate da Jeff Crean. La fibbia e l'alamaro sono tagliati da una lamina di ottone "hinge stock", che ha un labbro sollevato lungo un bordo, per usarla come supporto della cerniera. Le scanalature sul disco sono state tagliate su un tornio, le placche sono modellate con un motivo semplice ad anello e misurano in altezza circa 5,08 cm. Un gran bel lavoro! Secondo Dan Peterson, le placche con motivo ad anello sono diventate più comuni nella seconda metà del I secolo d.C., e quasi l'unico in età flavia.

 Consigli per la stagnatura^

La stagnatura può essere fatta con della pasta da saldatura istantanea, un gel composto da minuscole sfere di stagno e flussante (l'autore consiglia di usare la marca Oatey che da risultati migliori rispetto a Kester). Lo si spalma sopra, e lo si riscalda con cura dal basso, quando comincia a fondere lo si strofina rapidamente con un panno morbido leggermente umido. L'eccesso della saldatura di stagno sarà tolto e schizzerà via, bisogna allora assicurarsi di stagnare le placche prima di batterle, è molto più facile e lo stagno non riempirà i particolari. La battitura o punzonatura coprirà alcune delle irregolarità della stagnatura. Si potrebbe anche provare a fondere una bobina di saldatura senza piombo (al 95% circa di stagno) in una pentola o in una lattina, si riscalda la piastra, e la si immerge nella lattina per alcuni secondi. L'autore sostiene di aver ottenuto risultati contrastanti con questo metodo, ma a quanto pare il segreto è quello di lasciare l'oggetto nella lattina abbastanza a lungo da portarlo alla stessa temperatura.

 Le fonti^

 Changelog^

  • (16/02/2002) Traduzione ed impaginazione
  • (26/08/2012) Aggiornamento della traduzione e dei contenuti alla versione 25/03/2010