I Italica (I version)

Translated from the book:
A. M. Liberati, F. Silverio, Le Legioni di Roma, Roma, Fratelli Palombi Editori, 1990

The legion was constituted by Nerone in 20th of September 67 AD, for a hypothetical consignment to the portas Caspias (actual footstep of Chawar, among the mountains of the ancient regions of Armenia and the Media) and he defined it phalanx Alexandri Magni: in this legion they could be enlisted only italic tall more than six feet (around 1,76 meters).

The imaginary consignment failed, and the unity was sent in the Gallies for opposing the revolt of Vindice. It set its castrum to Lugdunum (Lione) and, to the death of its founder, it changed the denomination in that definitive of Legio I Italica.

It openly lined up for A. Vitellio and for him it fought to Bedriaco against the faithful legions to S. Otone. Subsequently defeated by the believers of Vespasiano in the second battle of Bedriaco in which it faced the XXI Rapax, it was sent to belong to the army of the Mesia, setting its castrum in the inferior Mesia, to Durostrorum (Silistra, Bulgaria). It fought on that confinements in the wars of Domiziano and, with Traiano, it participated in the conquest of the Dacia. Adriano moved it to the last center: Novae, the modern Svistov in Bulgaria, while a part of its strengths was probably displaced to Troesmis (Romania).

For Marco Aurelio defended the confinements against Quadi and Marcomanni and Settimio Severo moved it in the east to fight with the Parti. Some departments under Diocleziano and Costantino formed legions comitatensis (soldiers belonging to late Roman field army), while the rest of the unity constituted a legion of limitanei (frontier unit), that kept on gravitating to Novae.

 Clickable map^

It follows a clickable map of the Roman empire in the 117 AD, under Traiano, to the peak of the expansion, that puts in evidence the territories and the cities that have entertained the Legio I Italica. Click to enlarge Click to enlarge Click to enlarge

 

 

 Emblems: Taurus, Wild boar.^

 Commanders (legati):^

  • L. Annio Gallo sotto Traiano;
  • L. Novio Crispino al tempo di Antonino Pio;
  • M. Fabio Magno, nel periodo compreso tra gli imperatori Commodo e Settimio Severo;
  • L. Mario Massimo nell'anno 193. 
 Cronologia (dal 41 d.C. al 337 d.C.)^
41-54 Principato di Claudio
54 inizia il principato di Nerone
64 scoppia l'incendio di Roma
65 Lucano, Pretorio e Seneca sono costretti al suicidio
68 le legioni spagnole si ribellano, Nerone muore suicida
69 si succedono quattro imperatori: Galba, Otone, Vitellio, Vespasiano
70 Gerusalemme è conquistata dai romani, distrutto il tempio di Jahvè
79 inizia il principato di Tito, Pompei ed Ercolano sono distrutte dall'eruzione del Vesuvio, nell'eruzione muore Plinio il Vecchio
81-96 Tito muore, principato di Domiziano
96-98 il senatore Nerva è Imperatore
98 Traiano succede a Nerva per adozione
101 la Dacia e il regno dei Parti vengono conquistati
116 l'Impero raggiunge la sua massima estensione
117 le popolazioni ebraiche si ribellano, muore Traiano, inizia il principato di Adriano
132-135 scoppia la rivolta degli Ebrei
138-161 muore Adriano principato di Antonino Pio
161 inizia il principato di Marco Aurelio
162-165 si combatte la guerra contro i Parti e scoppia l'epidemia di peste
167-175 i Quadi vengono sconfitti
178-180 i Marcomani vengono sconfitti
180 Marco Aurelio muore di peste
180-192 principato di Commodo, figlio di Marco Aurelio
192-193 lotta per la successione
193-211 principato di Settimio Severo
211-217 principato di Caracalla fino al 212 col fratello Geta
212 Constitutio Antoniniana; editto di Caracalla: la cittadinanza romana viene estesa a tutti gli uomini liberi dell'impero
218-222 principato di Elagabalo
222-235 principato di Severo Alessandro
235-258 inizia il periodo detto dell'Anarchia Militare, durante il quale si succedettero una ventina di imperatori
235-238 principato di Massimino Trace
238-240 principati di Gordiano I, Gordiano II, Balbino e Pupieno
240-244 principato di Gordiano III
244-249 principato di Giulio Filippo
250-252 principati di Decio e Treboniano Gallo
253-260 principato di Valeriano
260-268 principato di Gallieno
268-270 principato di Claudio Il Gotico
270-275 principato di Aureliano
275-276 principato di Tacito
276-282 principato di Probo
282-283 principati di Caro e dei figli Carino e Numeriano
284-305 principato di Diocleziano, Massimiano diventa Augusto (286-287) insieme a Diocleziano, mentre Costanzo Cloro e Galerio (293) sono nominati Cesari
305 Costanzo Cloro e Galerio diventano Augusti; Massimino Daia e Severo sono nominati Cesari
306 alla morte di Costanzo Cloro il figlio Costantino viene proclamato Augusto; Massenzio, figlio di Massimiano, si proclama Augusto
312 Costantino sconfigge Massenzio
313 Editto di Milano
314 accordo tra Costantino e Licinio
324 vittoria di Costantino su Licinio ad Adrianopoli e riunificazione dell'impero
330 trasferimento della capitale a Costantinopoli
337 morte di Costantino. Costanzo I eredita l'Oriente, Costantino II l'Occidente.

 Sources^

  • A. M. Liberati, F. Silverio, Le Legioni di Roma, Roma, Fratelli Palombi Editori, 1990
  • AA. VV. Grande Enciclopedia De Agostini, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1995

 Changelog^

  • (Summer 2001) First version
  • (Summer 2005 and 2012) revision, amplification and pagination for the web

 

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