Subarmalis vestis

Il termine latino indica una specie di tunica che non copre le braccia, per il miles era un indumento portato sotto l'armatura per proteggere la tunica ed il corpo dallo strofinio e dalla sporcizia prodotta dalla lorica, soprattutto a causa degli oli e grassi usati di sovente per preservare il metallo dalla corrosione. L'articolo originale è stato scritto da Matthew R. Amt, ed è reperibile qui.

 Introduzione^

Ci sono molte testimonianze storiche riguardo al subarmalis, una descrizione del IV secolo usa il termine "thoracomachus" e dice che è fatto di stoffa spessa, ricoperto con del cuoio (o con un indumento di cuoio posto sopra di esso) per impermeabilizzarlo. Tuttavia non è rimasta alcuna traccia archeologica o riferimenti che ne dimostrino la reale esistenza.

Un importante funzione del subarmalis è dare una imbottitura alle spalle per contrastare il peso e l'abuso dell'armatura. M.C. Bishop sospetta che quelle spalline alzino le placche delle spalle della lorica segmentata e le allineino orizzontalmente, alleviando il "pizzicotto del collo" e portando la placca del petto ad appendersi diritta, non ad angolo (infatti le placche del petto originali hanno sempre le loro cinghie e i loro ganci montati verticalmente ed orizzontalmente e non mettono in evidenza lo stress sugli angoli che invece affligge le ricostruzioni moderne).

Questo risolverebbe un problema molto comune tra i reenactors che vestono lorica segmentata: la rottura delle cinghie di unione tra le placche pettorali e quelle del torace, dovuta alla posizione che prendono dette placche seguendo la caduta normale delle spalle.

 Operativamente^

La forma esatta del subarmalis è legata alle dimensioni di chi lo indossa! L'imbottitura per le spalle può essere semplice come un quadrato di pelle di pecora o coniglio di lato 30-46 cm, con un foro nel centro per l'apertura della testa, ma un indumento più completo è vivamente raccomandato. Si dovrebbe nascondere più o meno completamente sotto l'armatura e può essere un pullover o una tunica. Può essere fatto di lino, lana, o cuoio, e può essere imbottito sulle spalle o dappertutto.

Si può fare un subarmalis con una fodera in lino ed un strato esterno di lana, lino pesante, o cuoio. Si comincia con una "tunica" di lino corta, un poco più lunga della lorica e solo abbastanza larga da essere indossata sopra la tunica vera e propria, senza maniche con una apertura per il collo stretta. Indossando l'armatura si fissano gli scarti ripiegandoli sulle spalle e si adattano alla posizione e allo spessore desiderato.

Se non si possiede ancora l'armatura, la lunghezza dovrebbe essere di alcuni centimetri sotto la zona cintura per una lorica segmentata o sul ginocchio per una hamata; l'imbottitura della spalla dovrebbe essere di uno spessore di circa 1,3 cm. Si consiglia di cucire l'imbottitura sul momento, facendo la copertura esterna un poco più larga e di 5 cm più lunga dell'imbottitura. Si assemblino gli strati e li si assicuri all'apertura del collo girando gli orli e cucendoli. Imbottire l'imbottitura sul posto è una buon idea.

Ora si indossi il subarmalis e l'armatura, controllando che il subarmalis non si sia raggruppato su se stesso o contorto. Si deve inoltre verificare che non si vedano bordi o pezzi di stoffa in eccesso, altrimenti bisognerà tagliarli. Inoltre bisogna marcare ed aggiustare il giro della manica in modo che ci sia solamente abbastanza subarmalis per proteggere la tunica dal metallo ed infine bisogna sistemare il bordo.

Un subarmalis realizzato per essere indossato sotto una lorica segmentata, necessita solamente di una imbottitura sulle spalle. L'imbottitura sul corpo non è necessaria, e può finire per divenire troppo voluminosa e ingombrante sotto l'armatura.

Per portarlo sotto una hamata o squamata, comunque, l'imbottitura nel corpo è molto più auspicabile. Questa può essere fatta di qualsiasi tessuto: pelle di pecora, strati doppi di lana, uno strato o due di cuoio.

Il colore del subarmalis non è importante, è infatti plausibile ritenere che un soldato facesse il proprio subarmalis usando le vecchie tuniche. Alcune fonti riportano infatti di soldati che venivano riforniti di 8 -10 tuniche ogni anno, così forse una rovinata o macchiata poteva essere tagliata per confezionare o un subarmalis, o un calzino, o l'imbottitura per l'elmo, o stracci per la pulizia.

 Le fonti^

 Changelog^

  • (30/03/2002) Traduzione, conversione delle unità di misura nel SI ed impaginazione della guida omonima di Matthew R. Amt, HANDBOOK FOR LEGIONARIES
  • (20/08/2005) Seconda stesura, revisione ed aggiornamento
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