L'uso della groma

Una volta che il terreno era stato spianato, prima di dare il via alla costruzione del fossato e del muro, un agrimensore, a partire dal centro del campo, usando la groma, disegnava la dislocazione delle vie e del muro. Segue la descrizione di questo strumento topografico e il suo utilizzo. L'articolo orgininale è stato scritto da Edilio Boccalieri ed è reperibile qui.

 Introduzione^

La groma è lo strumento principale usato dagli agrimensori romani per tracciare sul terreno allineamenti semplici ed ortogonali, necessari alla costruzione di strade, città, templi e centuriazione di terreni agricoli

Secondo i linguisti il termine groma deriva dal corrispettivo termine greco gnoma ma vi è chi lo fa derivare da a-grumus ovvero il "campo privo di cumuli", cioè il piano ove si operava con la groma.

 Descrizione^

Edilio Boccalieri fecit
La groma e le sue parti

Lo strumento è costituito da tre parti fondamentali:

  1. La stelletta formata da due braccia uguali, intersecantesi a croce ad angolo retto, in metallo cavo con rinforzo di un'anima in legno; dalle estremità, dette curnicula, cadono quattro fili a piombo con pesi accoppiati a cono e a pera;
  2. Il rostro, asta robusta con le estremità a cilindro: una per ricevere il perno girevole della stelletta, l'altra per l'innesto al bastone verticale; la distanza fra gli assi dei due cilindri misura esattamente un piede (0,2963 m);
  3. Il ferramento, bastone in metallo cavo atto a supportare le parti precedenti, dotato all'estremità inferiore di punta metallica a cono, cava, con alette di presa, da infiggere nel terreno.

La groma veniva posizionata col ferramento infisso al suolo in posizione esattamente verticale, servendosi dei fili a piombo, con i quali se ne controllava il parallelismo. Mediante un quinto filo a piombo si faceva in modo che il centro della stelletta fosse corrispondente al punto di stazione.

La punta poteva essere conficcata nel terreno oppure ad lapidem, in un cippo lapideo che gli agrimensori portavano con sé.

Così la groma era pronta per l'uso.

Poiché i fili a piombo cadenti dalla cornicula costituiscono due copie di traguardi, l'uso della groma consisteva nel mirare i vari punti del terreno proprio attraverso questi traguardi.

 Tracciamento di allineamento semplice tra i punti A e B^

La groma veniva fissata in stazione nel punto A e nel punto B, veniva piantata la meta (la nostra pallina). Quindi si ruotava la stelletta in modo da mirare, attraverso una coppia di traguardi, la meta in B. Si facevano piantare nella direzione di questa visuale un certo numero di metae, ottenendo il tracciato dell'allineamento. Questa era la procedura base per tutte le operazioni con la groma.

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Allineamento semplice

 Tracciamento di allineamenti ortogonali fra loro^

Fissato il primo allineamento AB, la groma veniva posta in stazione nel punto intermedio C, incrocio delle due direzioni da tracciare.

Quindi ruotando la stelletta si stabiliva la mira sulle metae in A e in B mediante la prima coppia di traguardi. Fissata così la stelletta, si miravano, attraverso la seconda coppie di traguardi, i punti D ed E seguono la procedura di base. Questo era il caso più frequente nell'uso della groma; esso riguarda il tracciamento dei ecumani delle città o degli accampamenti e per l'assegnazione dei terreni da coltivare agli abitanti delle città e delle colonie.

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Allineamento ortogonale

 Determinazione della distanza di un punto inaccessibile sul terreno da punto di stazione^

Si posizionava dapprima la groma nel punto di stazione A e si mirava il punto inaccessibile B con la prima coppia di traguardi. Poi si stabiliva un allineamento ortogonale alla linea AB, mediante l'altra coppia di traguardi, determinando il punto C ad una data distanza da A. Con groma in C si stabiliva un allineamento CD perpendicolare ad AC. Si divideva la lunghezza AC in due parti uguali e si fissava la groma nel punto di mezzo E. Prolungando l'allineamento BE fino all'incontro con CD, si otteneva il punto F. La distanza CF è uguale alla distanza cercata.

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Punto inaccessibile sul terreno da punto di stazione

Questa procedura si applicava per calcolare la larghezza dei fiumi, l'estensione degli acquitrini e delle paludi, la distanza delle navi in avvicinamento ai porti.

Inoltre con la groma si rilevavano i dati per disegnare la forma del terreno, cioè uno schizzo topografico, orientato con l'aiuto dello gnomone portatile (riduzione dei grandi orologi solari).

La groma fu usata anche dopo l'età romana, poi cadde in disuso, superata da strumenti più perfezionati. Ciò invece che è rimasto fisso nel tempo sono i principi costruttivi e di misura, che ancora oggi si ritrovano alla base del funzionamento dei moderni squadri agrimensori, cilindrici e sferici.

Un modello^

Al seguente indirizzo è possibile visionare una groma funzionante, ricostruita da Stilarte per Opera Laboratori Fiorentini, 1999. Link: POMPEI - SCIENZA

 Le fonti^

 Changelog^

  • (11/03/2006) Prima stesura
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