L'intervento ad un convegno

Nell'estate del 2002 ho partecipato come relatore al IV Convegno di Archeologia Sperimentale “Alla riscoperta della vita degli antichi romani”, svoltosi durante la consueta manifestazione romana di Villadose. Segue una descrizione sommaria dell'esperienza e la relazione presentata.

 Introduzione^

Ogni anno a Villadose si svolge a ridosso del mese di settembre una manifestazione, il Mercato della Centuriazione Romana, che coinvolge e nobilita questo tranquillo paese di campagna della provincia di Rovigo.

Per valorizzare la valenza culturale della manifestazione si tengono di solito uno o due convegni: il più importante è quello di archeologia sperimentale. In genere i relatori sono personaggi di prestigio che presentano relazioni sulle tecnologie e la vita degli antichi Romani e tutta la prima parte del convegno viene dedicata all'arte del combattimento con relazioni su esercito, cavalleria, e gladiatura.

Capita spesso però di far partecipare anche membri dei gruppi locali di archeologia sperimentale e nel 2002 mi è stato chiesto dal presidente del GAV se potevo preparare insieme all'Arch. Sandro Maragno un intervento sulla:

Ricostruzione delle corazze dei legionari romani: descrizione di un'esperienza nel riprodurre una lorica segmentata e una lorica hamata

il mio pass

Ho accettato volentieri anche perché era un argomento che conoscevo e volevo approfondire già da diverso tempo. Per la preparazione e stesura della relazione ho usato parte delle guide che avevo realizzato per il gruppo, più l'esperienza acquisita "sul campo" dal socio del GAV, Sandro Maragno, che aveva ricostruito, con l'aiuto dei fabbri Luciano Pavanello e Gigi De Agostini, 6 loricae segmentatae per la I Italica e 1 lorica hamata per diletto personale.

In questo modo ho potuto unire la parte teorica a quella pratica e produrre una relazione breve ma completa. Purtroppo Sandro Maragno quel giorno non ha potuto prendere parte al Convegno e quindi ho gestito da solo l'intervento.

 Slide^

Ripropongo di seguito le slide proiettate al Convegno, più le note che avevo scritto a commento delle singole diapositive, per non perdere il filo del discorso ed avere una scaletta di massima.

Presentazione dell'intervento

I diapositiva

Grazie per essere convenuti a questa presentazione. Mi chiamo Nicola Rainiero, vessillifero della Legio I Italica di Villadose. Sono qui per illustrarvi come abbiamo ricostruito le loriche Segmentata e Hamata.
Sandro Maragno è un socio del GAV, ha fondato il gruppo Legio I Italica e ha seguito personalmente la realizzazione di questi due tipi di armatura.

II diapositiva

Per fare questo suddividerò l'intervento in due parti:

Una parte teorica-descrittiva, caratterizzata:

  • dai principali TIPI di armatura esistenti (per ritrovamenti e studi fatti),
  • da alcune foto di REPERTI per mostrare cosa effettivamente si trova nei siti archeologici;
  • dal MATERIALE-USATO per la ricostruzione: il perché.

Una parte pratica-esecutiva, caratterizzata:

  • dalla RICOSTRUZIONE vera e propria, una schematizzazione del procedimento che abbiamo usato per realizzarle;
  • dalle DIFFICOLTÀ incontrate in fase di realizzazione e dalle problematiche che presenta tuttora il tipo di lorica;
  • dal LAVORO FINITO, una semplice fotografia della lorica in esame con descrizione del prodotto ottenuto.
III diapositiva

Però prima di cominciare è doveroso citare le FONTI che abbiamo consultato e studiato per la realizzazione delle armature, queste sono di due tipi:

Pubblicazioni:
Grazie a questi due libri abbiamo cominciato a realizzare le prime armature.

Siti internet:
L'esperienza di gruppi di reenactors presente nel web ci ha permesso di risolvere alcune problematiche costruttive.

 Lorica segmentata^

IV diapositiva

Comincerò dalla Lorica Segmenta perché è stata la prima armatura che abbiamo studiato e ricostruito.

"Lorica" è un termine latino che trae la sua origine da strisce di cuoio; "segmentata" è un termine moderno applicato alle classiche corazze romane di ferro fatte di nastri o cerchi, introdotte alla fine del primo secolo a. C..

Le sue origini comunque rimangono sconosciute. Recenti scoperte fatte nella Teutoberg Forest e in altri luoghi hanno dimostrato che la lorica Corbridge che noi e la maggior parte dei gruppi romani usa non era il primo tipo di armatura segmentata usata. Comunque, è l'unico tipo che attualmente per quantità di ritrovamenti e studi fatti si può riprodurre con estrema accuratezza e inoltre per datazione si avvicina alla data della fondazione della nostra legione.

Ciò che differenzia queste tre tipi di loriche l'una dall'altra è la forma delle placche, degli adattamenti e il tipo di bordatura.

V diapositiva

In questa diapositiva ho riportato due esempi di reperti che solitamente vengono ritrovati nei siti archeologici.

VI diapositiva

Il materiale che abbiamo usato per l'armatura:

  • Lastre di acciaio inossidabile di spessore circa 1 mm (calibro 18) per le placche (40), a rigore dovevamo utilizzare dell'acciaio mite per essere più autentici ma questo avrebbe comportato l'insorgere della RUGGINE, con tutti i problemi connessi.
  • Cuoio naturale spesso 2 mm per le cinghie. Purtroppo le prime loriche fatte non hanno il cuio ma delle strisce di materiale sintetico.
  • Lastre di ottone di spessore variabile (0,5-0,8 mm) per stampare gli adattamenti.
  • Rame e ottone per i rivetti. I rivetti sono di tre tipi: testa piatta (130), piccolo (160) e grande (24) fornito di cupola. Servono per fissare le placche alle cinghie e le placche agli adattamenti.
VII diapositiva

Ricostruire una lorica segmentata presenta un problema: il dimensionamento delle placche, cioè attribuire una giusta proporzione alle strisce di metallo che poi verranno fissate l'una all'altra. Per fare questo ci siamo basati su un modello standard iniziale che poi abbiamo migliorato sempre più anche a seconda delle esigenze fisiche del soldato a cui era destinata.

Indicativamente questo processo si suddivide in 2 parti:

1) Preparazione del materiale cioè taglio, lucidatura, levigatura e limatura delle placche e degli adattamenti dalle lastre di metallo;

VIII diapositiva

2) Assemblaggio cioè piegatura e rivettatura delle parti precedentemente tagliate in modo da formare un corpo unico.

Per fare questo siamo partiti dalle placche delle spalle e abbiamo congiunto via via tutte le altre.

IX diapositiva

La lorica segmentata presenta questi problemi:

  • La reperibilità del materiale, mi riferisco ai rivetti e alle strisce di cuoio.
  • Presenza in fase di costruzione e quando si rompe di un fabbro esperto.
  • Indossabilità: il peso e la conformazione di questa lorica necessitano di un aiuto per far si che venga indossata.
  • Il peso tende ad accumularsi sulle spalle che sono in effetti il punto d'appoggio dell'intera lorica. Per ovviare a ciò usiamo tra la lorica e la tunica un corpetto, che inoltre evita il fastidioso pizzicamento delle placche sul collo.
  • La costante manutenzione che consiste nel oliare le cinghie di cuoio e nel lucidare le placche e gli adattamenti esterni.
X diapositiva

La foto mostra 2 diverse legioni, entrambe munite di lorica segmentata.

I nostri soldati sono muniti di uno scudo più grande e indossano una lorica del peso di circa 8 Kg. Attualmente ne abbiamo costruite 10. Le prime 6 risentono di qualche imperfezione (qualche placca rovescia, cinghie sintetiche, scarsa coordinazione) le ultime 4 invece sono state fatte su misura e non risentono di questi problemi.

 Lorica hamata^

XI diapositiva

La Lorica Hamata era l'armatura standard prima della introduzione della segmentata e rimase in uso fra i legionari per tutto il periodo imperiale. Questa maglia di ferro fu portata anche da musicisti, portatori di insegne e chiaramente dalle truppe ausiliarie.

Per questo ne esistono di moltissimi tipi e non è possibile darne una esatta caratterizzazione. Nella diapositiva ho messo in evidenza le caratteristiche distintive più importanti.

XII diapositiva

In questa diapositiva ho riportato un reperto eccezionale: una lorica hamata completa ritrovata in Britannia.

XIII diapositiva

Il materiale che abbiamo usato per l'armatura:

  • Una bobina di circa 35 m di filo galvanizzato di spessore 2 mm (calibro 12).
  • Cuoio per rivestire il raddoppio della spalla.
  • Acciaio di spessore 1,5 mm (calibro 14) per gli adattamenti (il gancio che si vede in fotografia).
XIV diapositiva

Ricostruire una lorica hamata richiede moltissima pazienza: per la preparazione degli anelli (si parla di circa una decina di migliaia di anelli) e per l'unione di questi. Indicativamente questo processo si suddivide in 4 parti:

1) Si costruisce uno strumento per realizzare delle spirali di acciaio e queste poi vengono tagliate tenendole bloccate su una morsa. Le spirali le abbiamo anche realizzate con l'aiuto del fabbro, usando un tornio e questo le ha rese le più uniformi. Il risultato finale è un anello aperto.

2) Abbiamo usato il metodo 4 anelli in 1 per costruire le unità di base. Con queste abbiamo realizzato le strisce che hanno costituito la cotta. Gli anelli sono di volta in volta chiusi (cioè si fanno combaciare le due estremità) con l'ausilio di una normale pinzetta.

XV diapositiva

3) Assemblaggio: bisogna stare attenti a come si attaccano le file di anelli, perché un orientamento sbagliato comporta una espansione erronea degli anelli, sbilanciando l'intera maglia.

Lo schema riportato nella diapositiva ci ha permesso di osservare l'orientamento corretto degli anelli nelle singole parti della cotta, ma per il dimensionamento dei singoli pezzi abbiamo provato di volta in volta.

4) Rimozione della galvanizzazione: questo conferisce alla cotta un aspetto più autentico.

XVI diapositiva

La lorica hamata presenta questi problemi:

  • Il tempo per confezionarla: unire migliaia e migliaia di anellini tutti uguali richiede un lavoro costante e prolungato;
  • L'indossabilità: il peso impedisce di indossarla come se fosse una normale maglietta, anche se una volta indossata questo si distribuisce uniformemente su tutto il corpo.
  • La manutenzione: bisogna evitare che si arruginisca, richiede un lavoro di prevenzione continuo: grassatura e pulitura.
XVII diapositiva

La foto mostra un nostro centurione che indossa una lorica del peso di circa 14 Kg senza il raddoppio di spalla, viene indossata grazie ad una apertura sulla schiena. Attualmente ne abbiamo costruite solamente 2 anzi più correttamente se le sono costruite anello dopo anello due legionari del gruppo.

 Conclusione^

XVIII diapositiva
Archivio zippato con la presentazione: convegno.zip (in formato PowerPoint©)

IV Convegno di Archeologia Sperimentale

Sabato 31 agosto 2002 (10.00 - 19.00)
Villadose (RO), sala civica Europa in piazza Moro


ALLA RISCOPERTA DELLA VITA DEGLI ANTICHI ROMANI

L’archeologia sperimentale si ripropone di ricostruire, riprodurre e sperimentare diversi aspetti riguardanti la vita degli antichi. Nel convegno il tema sarà trattato in modo ampio con lo scopo di migliorare la nostra conoscenza della vita degli antichi. Così saranno trattati sia argomenti puramente sperimentali, sia altri topici in grado di richiamare l’antichità come le ricostruzioni storiche e il reenactment con i suoi aspetti didattici, gli allestimenti museali e dei siti archeologici, le persistenze e le influenze di tecniche e costumi antichi sulla vita moderna. PROGRAMMA
Ore 10.00: saluto delle autorità e inizio dei lavori sotto la presidenza di Anna Maria Liberati (Direttrice del Museo della Civiltà Romana - ROMA)
Interventi preordinati

ESPERIENZE SPERIMENTALI (ore 10,30 - I sessione)
Enzo Bellettato, Alberto Parri (Gruppo Astrofili di Rovigo, Gruppo Archeologico di Villadose)
Sperimentazioni di lettura del tempo su una meridiana ad hemiciclium ricostruita Karolina Tomic (Etnologa - Museo Archeologico di Sremska Mitrovica - (YUGOSLAVIA))
La preparazione del cibo in età romana Giorgio Reggiani, Samuele Bernini (Gruppo Archeologico Ostigliese - Ostiglia (MN))
I laboratori di archeologia sperimentale del GAO: cucina, sartoria di età romana. (dimostrazione pratica) Vittorio Brizzi, Mauro Cesaretto (Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, Gruppo Archeologico di Villadose)
Riproduzione e sperimentazione di un cosìddetto "tendiarco" in bronzo Jasmina Davidovic, Miroslav Jesretic, Lazar Kostantinovic (Archeologi - Museo Archeologico di Sremska Mitrovica - (YUGOSLAVIA))
Riproduzione di un conio di Decio Traiano (dimostrazione pratica) Antonella Nanni (Archeologa - PADOVA)
Laboratorio sperimentale sulla cosmesi in epoca romana del Museo della Centuriazione di Borgoricco (dimostrazione pratica)
Sandro Maragno, Nicola Rainiero (Gruppo Archeologico di Villadose)
Ricostruzione delle corazze dei legionari romani: descrizione di un’esperienza nel riprodurre una lorica segmentata e una lorica hamata

Clerence Gauthier (Eques Corpus Equestris Legionis X - Malagne la Gallo Romaine - Rochefort - (BELGIO))
Ricostruzione dell'equipaggiamento di un eques romano: ricerche, lavoro, cavalli ... e pazienza. Giampaolo Stella (Ceramista - Mestre )
Sperimentazione della tecnica della ceramica a vernice nera (dimostrazione pratica) Paola Montani (Archeologa - PADOVA)
Studio e ricostruzione di giochi dell’antica Roma (dimostrazione pratica) Cyril Catrou, Brice Lopez (Ars Dimicandi Francia - (MONTPELLIER))
Esperienza nella fusione del bronzo Antonio Antonucci (Docente Istituto Agrario di Padova (PADOVA)
Sperimentazione della coltivazione di specie vegetali per uso alimentare, tipiche dell’età romana Alessandra Toniolo (Archeologa - PADOVA)
Sperimentazioni tese al recupero di vini e vitigni dell’età romana Rappresentante dell'Archeopark di Malagne (Archeoparc de Malagne la Gallo-Romain - ROCHEFORT - BELGIO)
Ricerca e sperimentazione sull'agricoltura delle genti Gallo - Romane
DIDATTICA MUSEALE E DEI SITI ARCHEOLOGICI (Ore 15 - II sessione)
Raffaele Peretto, Cristina Vallicelli (Museo dei Grandi Fiumi - ROVIGO)
Ambientazioni e ricostruzioni nell’allestimento del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo Angelo Nin Scolari (Compagnia di Teatro Continuo - PADOVA)
I luoghi del mito: progetto teatrale per aree archeologiche e monumentali. Un’esperienza sperimentale tra archeologia, filologia e teatro Marta Zocchi (Gruppo Archeologico di Villadose - BADIA POL.)
Percorso attraverso la storia con i bambini delle medie durante un campo scuola didattico Lluis Pinol Masgoret, Magì Seritjiol (Archeologo - Museo Storico di Tarragona - SPAGNA)
Progetto per la valorizzazione storico archeologica di Tarragona
PERSISTENZA DI USI E COSTUMI DELL’ANTICHITA’ ROMANA NELLA VITA MODERNA (ore 16 - III sessione)
Boris Surdic (Ministero della Cultura della repubblica di Yugoslavia - Belgrado (YUGOSLAVIA)
Le fornaci e la produzione di laterizi dall’epoca romana a quella moderna Alessandro Bonomini (Architetto - (PADOVA)
L’evoluzione dei giardini e del verde domestico dall’età romana a quella moderna Novica Vojnovic (Facoltà di Legge dell’università di Sarajevo - (BOSNIA-ERZEGOVINA))
I collegamenti tra il diritto presso i Romani e il diritto in età moderna Giovanni Di Pasquale (Museo di Storia della Scienza di Firenze - (FIRENZE)
Gli orologi ad acqua nell’antichità greco-romana Alessandro Malato, Graziano Galvani (Compagnia delle Armi e delle Arti di Bologna - Nova Scrimia - (BOLOGNA))
La Persistenza nella scherma e nelle scuole popolari di combattimento italiane dei principi e delle tecniche marziali dell'antichità romana
RICOSTRUZIONI STORICHE E REENACTMENT (ore 17,30 - IV sessione)
Fabio Massari (Ass. Principia, Legio I Italica di Roma)
Reenactment tra divulgazione storica e archeologia sperimentale: l’esperienza della Legio I Italica di Roma Luca Pizzocaro, Stefano Parancola (Sez. di Lotta Greco-Romana del Centro Universitario Sportivo - (PADOVA)
La lotta greco-romana dall’antichità all’età moderna Ulrich Sauerborn (Direttore museo di Aalen Germania)
Le giornate romane di Aalen: la più importante ricostruzione storica in centro Europa Guido Senesi, Enrico Maragno (Gruppo Archeologico di Villadose)
Il mercato della Centuriazione Romana a Villadose: VII anni di ricostruzioni storiche in Italia Dario Battaglia (Istituto Ars Dimicandi)
Campo Marzio: un progetto per divulgare al grande pubblico l’arte del combattimento fra gli antichi Mario Manzana (Redattore della rivista Costume - ARGENTA)
i gruppi celtici italiani Brice Lopez (Ars Dimicanfi Francia - (MONTPELLIER))
Ricostruzioni di ars dimicandi in Francia: confronti tra gruppi romani e celtici Eric Seritjiol (Gruppo Progetto Phoenix - TARRAGONA - SPAGNA)
La ricostruzione della legione VII Gemina a Tarragona
DIMOSTRAZIONI PRATICHE (ore 17 durante il break nella piazza all'esterno della sala)
Giampaolo Stella: prove di pittura e di cottura della vernice nera Teatro Continuo: dimostrazione di drammatizzazione mirata alla valorizzazione di un sito archeologico Laboratorio di cucina del GAO Antonella Nanni: I giochi degli antichi Romani Piante da giardino e da orto in età romana Paola Montani: Laboratorio di cosmetica Lazar Kostantinovic: Uso di conio per realizzare una moneta romana Gruppo Astrofili: lettura del tempo con l'uso di meridiane Esposizione di alcuni lavori prodotti per il concorso didattico sulla vita quotidiana degli antichi romani Presentazione del sito Internet NOVA ROMA PROVINCIA ITALIA:
(Micronazione virtuale per internauti appassionati di antichità romana che ricostruisce la Roma Repubblicana e si occupa della diffusione della Cultura del Senso del Sacro dei nostri antichi Padri) ( SITO : italia.novaroma.org ) Ore 19.00: chiusura dei lavori

  • Quota di iscrizione al Convegno: 5 euro,
  • Quota con prenotazione degli Atti: 20 euro,
  • Pranzo con cibi tipici dell’antichità romana presso la TABERNA DEL LEGIONARIO al prezzo di 15 euro.

 Le fonti^

  • GAV, Comunicato stampa 

 Changelog^

  • (30/08/2002) Versione per il convegno in formato PowerPoint©
  • (27/08/2005) Prima stesura per il web
File: 
randomness