Il balteus: introduzione

Il balteus o cingulum era la cintura militare propria dei soldati romani, ne esistevano di varie tipologie e forme. In questo articolo se ne darà una prima introduzione, con la descrizione particolareggiata delle placche e del loro inserimento nella cintura di pelle. L'articolo originale è stato scritto da Matthew Amt, ed è reperibile qui.

 Introduzione^

La cintura ricoperta di placce conosciuta ai più con il termine cingulum veniva chiamata balteus. Nella prima metà del primo secolo d.C. si usava una sola cinghia per sostenere il pugnale, ma dall'età di Augusto si diffusero le due cinghie incrociate. Sembra plausibile ritenere che il balteus fosse un oggetto prezioso e personale, sebbene facesse parte dell'equipaggiamento e fosse realizzato in una officina d'armi. Forse non veniva preso a caso, ma scelto dal soldato in funzione dei propri gusti e badget. Su Roman Numismatic Gallery si possono vedere numerose fotografie e disegni di reperti archeologici che raffigurano le cinture: Roman Military Equipment: Cingulum and Balteus.Le parti che compongono un balteus

 Le placche^

Le placche vengono descritte allo stesso tempo strette e ampie, quelle strette appartengono al vecchio stile e spesso venivano indossate in coppia. Possono essere ricavate da una colata di ottone o ritagliate da un foglio di metallo e sono frequentemente di latta o orgentate e intarsiate con un composto nero detto niello (argento scuro solforato). Per quanto riguarda le loro dimensioni, variano in larghezza da 2,54 a 3,81 cm e in lunghezza da 5,1 a 6,35 cm. Una più approfondita indagine di molte placce "colate" sembra dimostrare che esse fossero dei fogli di ottone (di spessore variabile da 1,2 a 1,5 mm) lavorate opportunamente con piccoli atrezzi appuntiti. Ciò sarebbe stato molto più veloce del ricavarli individualmente dalla colata. Molte delle placce strette sono piane, sebbene spesso siano di latta. Alcune hanno delle protuberanze sul retro che servono come rivetti (invece i rivetti possono essere saldati), o sono rivettati normalmente a cupola o a testa appiattita di rame. Su molte placche ottenute per colata le teste dei rivetti sono "scavate al contrario" e limate a livello per essere quasi invisibili. Alcune sono di latta ma con un bordo di ottone non stagnato. Un altro esempio ha un disegno per punzonatura di una vite con foglie, molto semplice da ottenere con martello e chiodo.

Le placche grandi, misurano 3,81-5,08 cm in larghezza per 4,45-6,35 cm in lunghezza, vengono generalmente ottenute da sottili fogli di ottone (spessi 0,25 mm) e spesso sono in latta o argentate. Di frequente le estremità sono arrotolate, qualche volta ci inseriscono all'interno degli spilli a testa tonda. Molte di queste placche presentavano soltanto dei cerchi concentrici. Si possono usare le teste a diametro variabile della chiave a brugola per formare questi anelli, cominciando dalla parte interna a poi dalla esterna. Alcune placche originali ritrovate in Germania sono di latta e hanno anelli concentrici tracciati in modo che l'ottone venga pressato all'interno - ci si può dotare di un di un piccolo rettangolo di appena 2,54 cm di larghezza con il bordo seghettato: con un dente più lungo all'estremità che verrà posizionato al centro della placca e lo si fa ruotare attorno ad essa (come fosse un compasso), il bordo seghettato avrà un dente per ogni anello che si desidera (4 o 6 per esempio). Questo trucco permette di ottenere delle circonferenze regolari e ad una distanza prefissata. Si infila quindi il chiodo nella placca centrale e si comincia a graffiare attorno. Questo funziona anche nelle placche non di latta.

Se le estremità delle placche della cintura sono arrotolate, si adattano quelle finali per farle accoppiare con la fibbia e allo stesso modo con l'ardiglione.

Nell'immagine a sinistra in alto si vedono piastre battute di ottone stagnato con un motivo costituito da lupo e gemelli, copiate dai ritrovamenti di Oberstimm da Matthew Amt, le placche sono dei quadrati di lato 5,08 cm. Sotto: placche da colata copiate dai ritrovamenti di Hod Hill, 6,35 per 2,86 cm. Entrambe le cornici della fibbia sono unite alla cintura da una placca a cerniera separata, realizzata da un foglio di ottone avvolto con un rivetto tra la prima placca ed il cuoio (si veda la fibbia disegnata più sotto).

La matrice per la stampa delle placche si ottiene partendo da un modello realizzato su argilla o cera, semplicemente un blocco piatto di circa 1,5 cm di spessore con il disegno a rilievo su un lato. Questo modello viene quindi utilizzato per creare la metà "positiva" della matrice in ottone o bronzo. L'altra metà "negativa" della matrice è ottenuta lasciando galleggiare la parte "positiva" a testa in giù nel piombo fuso, che poi raffreddando prende le fattezze della matrice positiva. (si possono praticare piccoli fori alle estremità della matrice positiva per sopsenderla alla giusta profondità nel piombo).

Le placche vergini vengono tagliate da ottone spesso 0,25 mm, ricotto e lucidato. Se ne mette una a testa in giù nell'impronta negativa, si posiziona lo stampo positivo in alto (facendo attenzione che sia ben allineato!), E si danno sei o sette colpi compatti con un martello da 1-1,50 kg.

A destra si vedono placche ricostruite a partire dai ritrovamenti di Rheingönheim fatte da Matthew Amt usando una perforatrice su un foglio di bronzo spesso 1,2 mm, di 5,71 per 3,49 cm. L'autore pur avendono realizzate tre le definisce un po' approssimative. Ognuna ha richiesto mezz'ora, molto più di un lamiera stampata, ma con la pratica sostiene che si potrebbe velocizzare il tutto. Ha realizzato gli utensili per perforare in pochi minuti usando chiodi per muratura (in particolare il tipo a "taglio" quadrato), levigando e limando le loro punte o teste fino ad ottenere la forma desiderata.

Potrebbe essere una buona idea, realizzare delle fotocopie a grandezza naturale dello stile desiderato per le placche, tante quante il numero di placche necessarie, e attaccarne ognuna ad un pezzo di ottone vergine (o tutte a un unico grande pezzo di ottone ), poi basta seguire il modello con i propri punzoni e scalpelli.

A sinistra, un esempio scadente di una placca incisa con un utensile opportunamente seghettato, probabilmente per ottenere un risultato più soddisfacente l'autore suggerisce di affilarne ulteriormente i denti.

Le fibbie e le punte degli ardiglioni (o dischi di "sospensione") sono di solito ottenute da stampi di ottone, con i tubi a cerniera o incavati. Gli ardiglioni possono essere tagliati da fogli, di circa 0,9 mm di spessore fino a 3 mm o più, con cesoie e pinze, o con la sega da gioielliere. Le fibbie possono essere fatte allo stesso modo se non si dispone di alcuna sorgente per lo stampo.

I tubi cerniera vengono fusi direttamente con la relativa piastra, ritagliati in un laminato arrotolato all'estremità (con una lima), o realizzati separatamente (da un foglio piegato o fuso) e rivettati dietro una piastra, come illustrato di seguito sulla destra (con un ardiglione tagliato da un foglio).

Vari tipi di ardiglione in pianta e in sezione a cura di Matthew Amt Assemblaggio placche, fibbia e ardiglione a cura di Matthew Amt
Matthew Amt fecit

 

 Il tipo di cuoio e l'assemblaggio^

Le placche sono rivettate ad una cintura di pelle non più largo delle piastre stesse, con rivetti a cupola o a testa piatta. Si possono utilizzare rondelle rotonde o quadrate (quelle "quadrate" vengono tagliate in modo irregolare dai rimasugli di ottone). La pelle è spessa 1,5-2,5 mm e può essere lasciato grezza, o tinta di rosso, nero, o altro colore. In ogni caso, dovrebbe essere ben rivestita con olio minerale. NON utilizzare pelle troppo spessa! Se si utilizza una pelle di 3,5 mm per la cintura potrebbe essere difficile far passare l'estremità libera attraverso la cornice della fibbia. La fibbia viene spesso vista sull'estremità destra della cintura, mentre l'estremità libera si restringe per adattarsi. Assicurarsi di posizionare l'ardiglione ad una distanza sufficiente per accettare il fodero del pugio, circa 15-18 cm tra i centri dei dischi. La cintura di Velsen e almeno una scultura mostrano che alcune non avevano piastre sul retro. Accertarsi di realizzare la cintura della lunghezza giusta mentre si indossa solo la tunica, in modo che non sia troppo sciolta quando si è senza armatura.

 Le fonti^

 Changelog^

  • (16/02/2002) Traduzione ed impaginazione
  • (19/08/2012) Aggiornamento della traduzione e dei contenuti alla versione 25/03/2010