Dettagli sulle tende

Dopo una breve panoramica sui tipi di tende e loro dimensionamento, segue un articolo che descrive dettagliatamente i materiali e i tipi di cuciture per il loro confezionamento. Gli articoli originali sono reperibili ai seguenti indirizzi: Early Period Tents, LEATHER and LEATHERWORKING TIPS

 I Materiali^

Il tessuto. Dai resti archeologici (grandi pezzi di cuoio), dalla testimonianza di Plinio (dice quante pelli di vitello servivano per confezionare una tenda), e dal termine latino ("sub pellibus durare", vivere sotto la tenda, letteralmente sotto alle pelli), si evince che le tende romane erano fatte di pezzi di cuoio, vitello o capra, cuciti insieme fino a darne la caratteristica forma.

Oggi giorno però l'approvvigionamento di questo materiale, il costo e la sua deperibilità ne sconsigliano l'uso e hanno portato a scegliere altri tipi di tessuto compatibile con il periodo romano. Il lino ermeticamente tessuto o la lana vanno più che bene, ma devono essere trattati per resistere alle intemperie.

Nelle ferramenta si possono trovare vari tipi d'impermeabilizzante, spray o vernici, oppure si potrebbero usare dei materiali non filologici come la stoffa dei tendoni moderni, ma dovrebbe comunque essere controllata e resa impermeabile se non pre-trattata.


schematizzazione delle tende in cuoio
(Lord Orvin fecit)

Tenda comune

Tenda dell'ufficiale

Tenda del generale

 

I picchetti. Sono stati ritrovati di due tipi a Numanzia (città spagnola espugnata da Scipione Emiliano nel 133 a. C.), oggi sono conservati presso il Romish Germanishches Zentralmuseum a Mainz (in Germania). Erano di ferro e ne venivano utilizzati 14 per il contubernium e per la tenda dell'ufficiale, e 20 per la tenda del generale. Il più grande, in alto a sinistra, sembra misurare circa 30,5 cm, mentre l'altro 20 cm. Tali picchetti, in mancanza di una fucina, potrebbero anche essere fatti ragionevolmente in legno (quercia o noce assomigliano ai materiali usati in quel periodo e resistono al tempo).

 

I pali. Erano molto probabilmente fatti di legno, si consiglia di nuovo la quercia o il noce (vedi sopra). Per facilitarne il trasporto, non sarebbe irragionevole sezionarli, come i pali delle tende degli eserciti attuali (è infatti risaputo che i romani avevano ridotto le salmerie e portavano parte dell'equipaggiamento che serviva anche alla legione).

Per evitare il deperimento del legno si potrebbe usare gommalacca o poliuretano, ma per rimanere più fedeli al passato si dovrebbe utilizzare la cera d'ape.

La corda da usare per i tiranti è la canapa.

 

 La cucitura^

Le tende romane venivano cucite in modo molto ingegnoso per renderle impermeabili e questo potrebbe essere utile anche per altre ricostruzioni.

1. e 2. mostrano due momenti della cucitura del rinforzo. Per prima cosa i due pezzi di cuoio vengono posizionati insieme sul lato granoso, a questi si aggiunge lungo il bordo e superandolo una striscia stretta chiamata rinforzo. Tutti e tre gli strati sono cuciti insieme con un punto doppio-ago (2-needle stitch). Poi si solleva lo strato esterno e lo si cuce all'estremità libera del rinforzo, lato grana, con una cucitura a tunnel, cioè l'ago deve restare all'interno della pelle senza sbucare dall'altra parte.

Per fissare il rinforzo si possono usare o il punto erba (whip stitch) o il punto scorrevole (running stitch). Quando non ci sono buchi nel cuoio l'acqua scorre senza fermarsi nella linea di giunzione. A destra viene mostrata la fotografia di un rinforzo, cucito a punto erba (whip stitch) alle estremità.

3. Un'ampia cucitura rinforzata, simile alla cucitura del rinforzo ma il rinforzo viene lasciato largo e cucito a tunnel lungo entrambi i bordi.

4. Tipica cucitura per gli angoli della tenda.

 

 Punto scorrevole^ (Running Stitch): la più semplice cucitura dentro e fuori, che ha l'aspetto di una linea tratteggiata (- - - -). Si comincia facendo un nodo alla estremità libera del filo, e quando si giunge alla fine della linea di giunzione o alla fine del filo, si fa un nodo.

 

^Punto doppio-ago^ (Two-needle Stitch): alle due estremità del filo va posto un ago. Si mette un ago attraverso il primo buco e si centra il filo, poi si passano entrambi gli aghi attraverso i due buchi dai lati opposti. Questo rende la cucitura duplice (--------). Alla fine del filo o alla fine della linea di giunzione, basta semplicemente fare 3 punti indietro (backstitch) per assicurarlo.
Lo stesso genere di effetto può essere realizzato facendo un regolare punto filza ad un ago, ma si inverte la direzione alla fine della linea di giunzione e si continua di nuovo verso l'inizio.

 

 Cura della pelle^ Il cuoio quando è sporco può essere pulito con acqua ed una leggera spazzolata, poi si lascia asciugare all'aria aperta (non troppo vicino ad una fonte di calore). Quando è completamente asciutto, può avere bisogno di una copertura di olio per ripristinarne l'elasticità.
Nei negozi si trovano numerosi prodotti per pulire e trattare il cuoio, ma la maggior parte non sono necessari ed alcuni sono anche dannosi.

 Lavoro finito^

(photos courtesy of www.caerleon.net)


Dall'esterno


Dall'interno

 

Le fonti^

Changelog^

  • (13/08/2004) Prima stesura
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